PISTOIA NON MERITA LA LIBRERIA BABA JAGA

La mia città non merita la mia libreria. La mia città si merita di sprofondare ancora di più nella ignoranza e nel perbenismo, nel provincialismo e nell’indifferenza ipocrita nascosta fra le pieghe di istituzioni, enti, circoli, lobby, gruppi, società anonime a delinquere… e quant’altro e di più ancora. Di meno, la mia città, ha soltanto una cosa: nessuno la conosce, nessuno sa dove si trova, le sue coordinate geografiche sono ignote ai più. E’ quello che si merita, meglio così. Se ci facciamo conoscere, ogni tanto, è soltanto per le cose più infime. Come gli ultimi avvenimenti. Avvenimenti che non credo proprio abbiano scusanti, neppure fra le istituzioni, e, lo dico senza mezzi termini, neppure fra i genitori. Genitori disattenti, indifferenti, presi dall’apparire, dal viaggiare, dall’essere al passo con i tempi… mentre il loro tempo scorre e quello dei loro figli fugge.
Non venite nella mia città, fuggite se vi ci trovate a passare… datemi retta!!!
Ah… dimenticavo, la mia città si chiama… Pistoia. Non sapete dov’è??? Meglio per voi!

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venerdì 29 gennaio 2010

Poestrocchia

Una notte uggiosa

ma del buio

per niente paurosa,

una poesia piccina picciò

fuggì dalla casa della prosa

e a tutte le porte bussò,

prima piano

e poi più forte.

Nessuno apriva

che ognuno sognava

e magari rideva forte

o forse piangeva piano

Tu dormivi senza sogni

che tutti li avevi mangiati

nel latte del giorno inzuppati.

Annoiato e un po’ svegliato

ecco alla tua porta bussare

chi fa un verso

e poi un altro ripetuto.

Non è un belare, beh,

chi lo sa?

forse un cane

che non sa miagolare

o un leone che non sa nitrire!

Magari una rana c’è proprio qua

qua qua

o forse un papero buh buh…

buhhh…chissà.

Forse il babbo che sorride

e fa rumore

o la mamma che dorme

e sogna di cantare.

Di chi sarà quel verso

che nessuno vuole

e che non sa più dove andare?

Povera piccola poesia,

che aspetti ad aprirla

e farle compagnia?

Oh… ma che succede?

Dalla finestra era già entrata

la piccola sbadata,

che senza bussare

nei tuoi sogni è già entrata.

E’ lì che ti aspetta

per farti il verso,

e magari, chissà,

forse sarà quello giusto!

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