PISTOIA NON MERITA LA LIBRERIA BABA JAGA

La mia città non merita la mia libreria. La mia città si merita di sprofondare ancora di più nella ignoranza e nel perbenismo, nel provincialismo e nell’indifferenza ipocrita nascosta fra le pieghe di istituzioni, enti, circoli, lobby, gruppi, società anonime a delinquere… e quant’altro e di più ancora. Di meno, la mia città, ha soltanto una cosa: nessuno la conosce, nessuno sa dove si trova, le sue coordinate geografiche sono ignote ai più. E’ quello che si merita, meglio così. Se ci facciamo conoscere, ogni tanto, è soltanto per le cose più infime. Come gli ultimi avvenimenti. Avvenimenti che non credo proprio abbiano scusanti, neppure fra le istituzioni, e, lo dico senza mezzi termini, neppure fra i genitori. Genitori disattenti, indifferenti, presi dall’apparire, dal viaggiare, dall’essere al passo con i tempi… mentre il loro tempo scorre e quello dei loro figli fugge.
Non venite nella mia città, fuggite se vi ci trovate a passare… datemi retta!!!
Ah… dimenticavo, la mia città si chiama… Pistoia. Non sapete dov’è??? Meglio per voi!

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giovedì 31 dicembre 2009

BUON ANNO NUOVO A CHI HA RESO MIGLIORE QUELLO VECCHIO

In mezzo al frastuono di ogni fine anno solare, fra l'imperversare di previsioni astrologiche e meteorologiche, nell'impazzare di corpi sfatti, rifatti, fritti e alla frutta, che si buttano nelle forsennate danze tribali di riti propiziatori, di menti annebbiate dai fumi dell'alcool, dall'inebetitudine di droghe della casa o alla carta, all'imbecillagine dell'umanità inetta di questo inizio millennio impregnato di disimpegni, disoccupazione, disinteresse, disinformazione, dislessia morale e intelletuale, a me non resta che tacere e acconsentire.
Sì, acconsento. Cedo a me stessa e ripudio il resto che non mi riconosce e in cui non mi riconosco.
Acconsento a manterene la mia mente lucida di folle consapevolezza, acconsento a sprofondare nella disperazione e nella rassegnazione che la via del non-ritorno è ormai una realtà e non più un reality.
Acconsento a vedere le genti per quello che sono, perchè sono proprio e soltanto quello che sembrano.
Non c'è più spazio per la vetusta scusa che dietro ogni creatura si nasconde la luce del bene, che in un angolo nascosto di ognuno di noi c'è posto anche per la compassione, nel senso di comune passione, di partecipazione al sentimento altrui, qualunque esso sia, anche il più sublime o il più infimo.
No. Niente di tutto questo fa più parte dell'essere umano. O meglio, l'essere umano non fa più parte di nulla. Il nulla ha preso il posto del vuoto che ognuno di noi aveva il dirtto e il dovere di occupare, di arredare come meglio voleva, con pensieri propri, fantasie uniche, disegni e desideri da colorare o magari lasciare in bianco e nero. E quando il nero predominava, lasciarsi andare al dolore sacro che ognuno di noi deve e può sopportare fino all'insopportabile, senza quel mostruoso obbligo di dimenticare a tutti i costi per andare avanti a testa bassa, ostinatamente verso un dove senza quando.
La rinuncia alla sofferenza, l'imposizione di esserci per esserci anche quando il tempo non ci appartiene più ma siamo noi che apparteniamo al tempo, ha reso questo mondo una terra promessa ma mai mantenuta.
Ci promettiamo e ripromettiano un futuro migliore, lo esigiamo, lo imploriamo, lo invochiamo, lo ritualizziamo, adoratori di dei scolpiti nell'argilla dorata, rivestiti di ridicoli e patetici costumi che rendono tutti uguali. L'uguaglianza del fuori ci rende soldati di un esercito di terracotta in marcia verso un forno incandescente pronto a ridurci in un fumo tossico, in una pioggia di cenere grigia che ricopre il presente rendendolo irrespirabile.

PRETENDERE UN FUTURO MIGLIORE E' DA IMBECILLI, SE NON SI E' FATTO QUALCOSA NOI STESSI PER CHE CIO' AVVENGA.

SE VI SENTITE LA COSCIENZA A POSTO, ALLORA AUGURI E SENZA FIGLI MASCHI NE' FEMMINE, CHE POSTO PER LORO NON CE N'E' PIU'!!! LO AVETE PRESO TUTTO VOI, AVETE RIEMPITO IL VOSTRO TEMPO CON IL NIENTE. IL VUTO E' RIMASTO VUOTO. AVETE CERCATO L'ORRORE, L'ORRIDO, L'ORRIBILE, IN OGNI DOVE. E LO AVETE TROVATE, PAGANDOLO A CARO PREZZO.
MA CORAGGIO... STANNO ARRIVANDO I SALDI: BUTTATEVI NELLA MISCHIA E ... VIVA L'UGUAGLIANZA, CHE RENDE TUTTI UGUALI, UNIFORMI, GRIGI... L'UMANITA' IN SALDO!!!

P.S.
AH... AUGURI DAVVERO VERI AI MIEI POCHI MA GRANDI LETTORI, CHE HANNO CAPITO CHE E' LA DIFFERENZA A RENDERE POSSIBILE L'UGUAGLIANZA!!!