PISTOIA NON MERITA LA LIBRERIA BABA JAGA

La mia città non merita la mia libreria. La mia città si merita di sprofondare ancora di più nella ignoranza e nel perbenismo, nel provincialismo e nell’indifferenza ipocrita nascosta fra le pieghe di istituzioni, enti, circoli, lobby, gruppi, società anonime a delinquere… e quant’altro e di più ancora. Di meno, la mia città, ha soltanto una cosa: nessuno la conosce, nessuno sa dove si trova, le sue coordinate geografiche sono ignote ai più. E’ quello che si merita, meglio così. Se ci facciamo conoscere, ogni tanto, è soltanto per le cose più infime. Come gli ultimi avvenimenti. Avvenimenti che non credo proprio abbiano scusanti, neppure fra le istituzioni, e, lo dico senza mezzi termini, neppure fra i genitori. Genitori disattenti, indifferenti, presi dall’apparire, dal viaggiare, dall’essere al passo con i tempi… mentre il loro tempo scorre e quello dei loro figli fugge.
Non venite nella mia città, fuggite se vi ci trovate a passare… datemi retta!!!
Ah… dimenticavo, la mia città si chiama… Pistoia. Non sapete dov’è??? Meglio per voi!

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giovedì 28 maggio 2009

DEDICATO AI MATURANDI 2009 E AI LORO GENITORI



E... speriamo, anche il cuore.

Vi va di ricordare alcune delle cose che ha fatto Baba Jaga per voi???
Forse, ora che siete cresciuti, dovreste chiedervi, pensando ai vostri, di figli: 
E noi, cosa possiamo fare, per Baba Jaga???

Ma non è proprio a voi, che mi rivolgo, cari ragazzi, che siete impegnati sui testi scolastici e di libri non ne volete sentir parlare... (mi auguro che abbiate capito, ormai, la differenza!!!), ma ai vostri genitori.
Vi ricordate come eravate giovani e pieni di speranze riposte in quei cuccioli selvaggi che cominciavano a muovere i primi passi, a balbettare le loro prime sillabe, a rosicchiare i loro primi libri cartonati???
No, forse avete davvero dimenticato tutto. E lo capisco. Ormai siete proiettati nel futuro dei vostri giovani adulti in cerca di una società disposta ad accoglierli.
Ma se qualcuno ricorda quella piccola libreria, più piccola del bagno grande di una casa fornita di doppi servizi, se qualcuno fra voi ricorda qualcosa... forse sarete in grado di aiutare i vostri ragazzi nella ricerca non di una società fatta apposta per loro, ma al contrario.
Guardatevi intorno, e non compiangete i vostri figli per il mondo che li sta accogliendo, dopotutto siete sicuri di aver fatto davvero quello che è e non quello che viene ritenuto giusto, per migliorarlo e renderlo vivo e non soltanto vivibile, vissuto... ovvero, morto???
Quanto tempo ci avete messo, a passare dal primo libro cartonato, profumato, sonoro, rumoroso, musicale, colorato... ad un telefonino con le stesse caratteristiche???
Avete dato modo ai vostri bambini di restare bambini il tempo necessario perchè anche il tempo potesse giocare con loro???
Quanto tempo è trascorso, dalla prima principessa di carta, descritta da sillabe in caratteri di tutti i tipi, a quella fata disegnata così stupendamente da desiderare d'incontrarla, magari in un bosco incantato alle prese con un povero lupo maltrattato da destra e sinistra?
Quando tempo avete concesso alla vostra bambina di sentirsi Cappuccetto Rosso indossando una semplice mantellina di quel colore, prima di permetterle di copiare il vostro guardaroba, per sentirsi grande e bellissima come una velina???
Da parte mia, mi auguro che i vostri figli siano rimasti, almeno in un piccolo angolo della loro mente, del loro cuore (piccolo come quella libreria nata per loro), ancora come quei meravigliosi tiranni  che pretendevano di leggere e scegliere da soli i loro libri tenendo il ciuccio in bocca, sporgendosi dal passeggino. 
Non credo che molti di voi, giovani genitori di ieri, ci siano riusciti. Sapete perchè lo penso, anzi ne sono certa? Perchè non vi ho mai più visto, se non raramente, di sfuggita. Perchè vi ho incontrato in altri posti, in altri luoghi più consoni al trend che si faceva strada e che ci conduceva verso il baratro di nullità in cui ci troviamo. Anzi, vi trovate.
Perché, per me, per quei pochi che hanno capito che non c'è niente da capire e da imparare da chi segue scodinzolando un branco, sperando di esserne accolto, pronto a fare e subire di tutto per non essere escluso, anche a costo di smettere di essere per sembrare!
Beh... a quei pochi ma buoni, che escono dal gregge creando un proprio modo di essere, che non vestono firmato ma leggono firmato, che vivono per oggi e non per un domani già fuorimoda, che sanno imporsi per la loro unicità, a tutti loro, ai miei bambini di ieri, auguro di avere, domani, figli ancor più capaci di avere e affrontare ogni paura, anche quella di essere  soli, se l'alternativa è l'unica da temere: sentirsi soli anche con se stessi, non riuscire a farsi compagnia, non accettare la propria presenza... che ha come conseguenza inesorabile, che una fuga da se stessi. E quali siano le vie più brevi di fuga dal proprio essere, lo sappiamo tutti....
Stranamente, assomigliano a quelle per avvicinarsi al proprio io, ad accettarlo, a saperlo rispettare e a rispettare quello degli altri... Perchè basta restare sulla soglia del mondo per vederlo e capirlo tutto, se sai dove guardare, se sai dove trovarti...
Chi si cerca è già perduto. Lasciamolo dov'è. Non c'è pericolo che incontri il lupo, non ci sono più lupi pronti a mangiarti. I lupi sono stati sterminati da cacciatori imbecilli, da nonne egoiste, da mamme irresponsabili (e che, si manda una bambina a portare il cibo alla nonna??? Non sarebbe meglio non tenersi la nonna in casa??? Se proprio non si può, che ne dite di una badante, anche senza il permesso di soggiorno? Tanto quello scade per tutti!!!)
 Il mondo, ormai, è pieno di figli dei tre porcellini, orami al sicuro nelle loro case ben salde, con i loro mutui soccorsi, e con la prospettiva di apparire per quello che realmente sono, maiali!!!

Chi, invece, e sono pochi, si sente perduto mentre si cerca, è già a casa e non lo sa. Ma per saperlo, non ha bisogno di un aggiunta di coraggio, di una spinta verso il baratro... basta che si volti indietro e risenta tutto il calore di un passato bambino, eterno, prepotente, tiranno... meravigliosamente vivo e puro!!!

A tutti gli altri... un augurio sincero di essere promossi perchè ve lo siete davvero meritato, non perchè avete studiato per essere promossi! 
E poi... subito dopo l'esame di stato, che ne dite, di un esame di coscienza??? Magari da fare insieme agli ormai prossimi nonni??? (attenti al lup... ops... alla badante!!!)

P.S. ah... dimenticavo! 
Sapete che è arrivata una sola partecipazione per il Concorso "Il Nonno"???
Bah... forse non sapete neppure di cosa si tratta! Che vi dicevo???